Diamanti sintetici: puntata finale
Diamanti coltivati, diamanti sintetici, diamanti artificiali, diamanti cresciuti in laboratorio.
Le operazioni di “marketing semantico” sono servite per creare una lucrosa speculazione per l’ennesimo sostituto delle pietre naturali ma non sono bastate per costruire un mercato stabile.
Ho iniziato 6 anni fa a scrivere su questo argomento e, nel tempo, le previsioni si sono realizzate.
Riassunto delle puntate precedenti
Per trasparenza vi lascio i link ai miei articoli:
- Ottobre 2017: Diamanti sintetici: sono un pericolo?
- Febbraio 2018: Vero o falso? Il dilemma dei diamanti sintetici
- Maggio 2019: Diamanti sintetici: qual è il trucco?
- Settembre 2023: Diamanti sintetici: bufala o rivoluzione?
- Settembre 2023: Diamanti sintetici per il fidanzamento? No, grazie!
Non credo di essere un veggente, semplicemente a furia di vedere bolle e speculazioni ho imparato a riconoscerle da lontano.
A chi tocca il cerino?
Oggi il bubbone è scoppiato ma rischia di far ancora male a qualcuno.
I diamanti sintetici al momento vengono acquistati al 2% del valore dell’omologo naturale.
Si parla di decine di dollari al carato, raramente di centinaia, ben lontani dai prezzi del naturale.
Walmart, la famosa catena americana vende un solitario da 3 ct., colore F/G e purezza Vs1/Vs2 (e già ci sarebbe molto da dire su una classificazione così ampia) per 2.975 $ mentre Blue Nile di Signet vende un 3 ct., G/Vs1 per 8.190$.
Per Blu Nile si parla di circa il 10% del valore del naturale mentre per Walmart si parla del 4%, ovvero da 2 e 5 volte il costo della pietra.
Non male come utile, vero?
Soprattutto se si pensa che si sta comprando un oggetto replicabile all’infinito e quindi privo di un qualunque valore intrinseco.
Epilogo
Il problema è che molti commercianti continuano a quotare i diamanti sintetici in funzione dei diamanti naturali, vendendo al cliente l’idea di concludere un buon affare (cosa vera, ma non per il cliente).
Dopo i primi fallimenti di aziende che vendevano solo sintetici e la chiusura del programma DeBeers per gli anelli di fidanzamento con pietre “cresciute in laboratorio” quale coniglio zoppo uscirà dal cappello per far sopravvivere ancora un po’ questo mercato?
Un cliente non va illuso (e tantomeno raggirato), decide lui quanto vuole spendere.
Esistono diamanti naturali (e molte altre pietre) per tutte le tasche, e sono tutte belle e ottime soluzioni per i vostri desideri.
Comprereste mai una stampa di Marilyn per 3.900.000 $ o di un Magritte per 1.600.000 $ (il 2% del loro ultimo prezzo d’asta)?
Ecco, chi compra diamanti sintetici fa di peggio, solo che non se ne accorge.
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Alla prossima,