Oversize me!
Dire che il mercato dei diamanti stia attraversando una fase di debolezza è affermare l’evidenza.
Questa fase, che dura da 2 anni, segue la brusca impennata dei prezzi post Covid ed è causata dalla naturale reazione del mercato ai folli aumenti dei prezzi in tutti i settori.
Molte persone hanno logicamente dato la precedenza alle spese correnti, sempre più alte, a scapito delle spese voluttuarie in gioielli.
Il settore investimenti invece è stato colpito dal successo delle borse: viste le performance si è scelto di investire in ciò che si pensava desse ritorni maggiori e più rapidi.
Tuttavia come è sbagliato parlare di borsa senza distinguere tra titoli, settori e mercati, lo è anche parlare di diamanti senza distinguere tra le diverse classi di peso.
I diamanti sono quotati per classi: una pietra da 0.75 ct. viene valutata in base ai prezzi della classe di peso 0.70 – 0.89, una da 1.05 ct. farà riferimento alla classe 1.00 – 1.49.
Diamanti Oversize
Tra una classe e l’altra l’incremento di prezzo al carato è consistente: una pietra da 1 ct. può costare dal 30 al 50% in più rispetto ad una, identica, ma appena sotto la fatidica soglia.
Facile quindi pensare che le pietre più vicine al limite superiore di ciascuna classe siano le più ambite.
Prima venivano etichettate come pietre “fuori taglia”, poi “tagli premium” e oggi vengono definite pietre “oversize”.
Sono le gemme leggermente sotto il peso tondo di ogni classe. Come esempio:
- tra ct. 0,95 e ct. 0.99 (classe superiore: ct 1.00 – ct 1.49)
- tra ct. 1.30 e ct. 1.49 (classe superiore: ct. 1.50 – ct. 1.99)
- tra ct. 2.50 e ct. 2.99 (classe superiore: ct. 3.00 – ct. 3.99)
Sorprendentemente questa passione è esplosa solo di recente!
In precedenza prevaleva la percezione dello status symbol del peso “tondo”: “IL” carato oppure “I” 2 ct. o “I” 3 ct. e così via.
Poi però ci si è accorti che una pietra da 0,95 ct o da 1,95 è spesso identica, per diametro, a una da 1 ct. o da 2 ct. e, oltre a costare decisamente meno, è anche molto più facile da monetizzare rispetto alle gemme appena più pesanti.
Ho sempre avvertito i miei clienti di questa possibilità e in molti l’hanno colta.
Oggi pare che tutto il mercato si sia reso conto di questo segreto di Pulcinella e iniziano a comparire studi e analisi per spiegare l’ovvio.
Il più quotato è quello pubblicato da Rapaport che ha notato come queste pietre non solo abbiano retto molto meglio alla crisi dei prezzi ma, a volte, siano addirittura cresciute.
Moda o nuovo mercato?
Le analisi forniscono varie spiegazioni per questo fenomeno, principalmente attribuendolo ad una serie di concause:
- Miglior valutazione, da parte dei clienti, dei parametri di taglio e non del solo peso
- Inflazione e tassi alti spingono i consumatori verso una maggior oculatezza
- La crisi cinese ha ulteriormente avvantaggiato la domanda americana che ha sempre amato queste pietre
- Scarsità di offerta in seguito al calo della produzione indiana
- Brillante marketing dei venditori
Certamente tutte queste motivazioni sono valide e influiscono sul successo dei diamanti Oversize ma, in base alla mia esperienza, è la prima ad essere dominante.
A furia di ripetere che il peso non è l’unico parametro da valutare il messaggio sembra essere passato.
Le proporzioni, la fluorescenza, quanto e come un diamante brilla credo siano aspetti molto più importanti del semplice peso di una pieta.
Quando il cliente ha deciso il budget è molto più saggio scegliere una pietra ben tagliata rispetto a una pietra solo grossa.
Accettato questo semplice fatto improvvisamente ci si rende conto che le pietre Oversize sono le vere occasioni da cercare.
Proprio perché costano meno si può investire il risparmio in una pietra perfetta.
E la perfezione, tanto più se economicamente concorrenziale, ha sempre pagato.
Vorrei sottolineare un aspetto che nessuno studio ha evidenziato: chi fa il mio lavoro deve informare il cliente, segnalando e spiegando queste opportunità.
È una fase di mercato già abbastanza dura, quindi è ancora più importante fornire una consulenza completa ed esaustiva che sia davvero al servizio delle esigenze del cliente.
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Alla prossima,